Genericamente

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L’attributo ‘folla’ non è sempre di buon occhio, ai più non sempre il suo significato allude a un complimento, ma per altri può essere un senso di redenzione, un soffio di sollievo, un sassolino rimosso dalla scarpa, un piccolo mattone che porta a sognare il castello della vita. Sono le folle. Le “folle” sono note ai più con il nome di “comparse”. Si nascondono nelle opere cinematografiche nelle cosiddette ‘scene di massa’, eseguono le interpretazioni più vorticose mostrando una certa versatilità: dal pittore al poliziotto, dal cameriere al giardiniere, dal vigile del fuoco al macellaio. La ‘folla’ è la figura sicuramente meno riconosciuta dal pubblico, ma stimata e considerata con orgoglio e soddisfazione dai componenti della sua categoria. Resta, nonostante tutto, inamovibile dall’industria cinematografica. Essere una folla è un lavoro? Paolo, che sogna di fare l’attore, ma con scarsi risultati, è più abituato a recitare in ruoli marginali. Paolo ci racconterà quali sono gli enormi sacrifici, rinunce, sensi di responsabilità, ingiustizie che tormentano lo spettacolo.
Dagli occhi degli operatori del cinema, Paolo racconta uno spaccato italiano e, nonostante le difficoltà economiche, crede in un mondo migliore, più congeniale e coerente ai suoi sogni; questi sono quelli che per anni hanno fatto sognare Paolo, tralasciando gli obblighi dei genitori: l’eterna lotta tra l’uomo e l’essere umano.

Regista: Giulio Neglia

Durata: 18:00

al posto della pellicola-salacinema

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